Il cancro dell’utero rappresenta circa il 3% di tutti i nuovi casi di cancro ma è la neoplasia ginecologica più frequente nei Paesi sviluppati.
La neoplasia colpisce soprattutto donne in età adulta dopo la menopausa, con un picco di incidenza sopra i 50 anni di età.
L’incidenza del cancro dell’utero è, inoltre, in aumento. Questo aumento sembrerebbe da un lato essere legato a un allungamento della vita media ma soprattutto a un cambiamento dello stile di vita (per esempio legato all’alimentazione) e all’utilizzo di terapie ormonali.Sembrerebbe poi emergere una particolare associazione tra l’incidenza dei tumori dell’utero e l’uso di specifici prodotti per capelli.
Un recente studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute sembra dimostrare che le donne che usano spesso prodotti per stirare o lisciare i capelli potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare il cancro uterino rispetto alle donne che non hanno mai usato questi prodotti.
Lo studio ha seguito per più di 10 anni, quasi 34.000 donne statunitensi tra i 35 e i 74 anni, facenti uso e non di prodotti per capelli, quali tinture, liscianti e altri prodotti. Al termine del follow-up, le donne che avevano riferito di aver utilizzato prodotti per stirare i capelli avevano quasi il doppio delle probabilità di sviluppare il cancro uterino rispetto a quelle che non lo facevano (4,05% contro 1,64%).
Ma come si spiega tutto ciò? Si sospetta che i prodotti anti-crespo o lisciati contengano alcune delle sostanze chimiche che potrebbero essere assorbite attraverso il cuoio capelluto e avere proprietà simili agli estrogeni, stimolando quindi proliferazione delle cellule di organi quali mammella, ovaio e utero. Alcuni prodotti per capelli potrebbero contenere anche altre sostanze ad attività cancerogena.
Tali effetti dei prodotti per capelli si nota anche a causa del maggiore assorbimento attraverso il cuoio capelluto e la presenza di eventuali ustioni e lesioni causate dalle piastre, che aumentano la dose assorbita dei composti chimici.
Si noterebbe in particolare una correlazione con la quantità e la durata dell’espozione. Per esempio le donne nere sembrano essere più colpite, probabilmente a causa della maggiore frequenza di capelli ricci in questa popolazione che porterebbe a un uso più frequente di questi prodotti.
Lo studio non ha stabilito tuttavia una relazione di causa-effetto tra i prodotti per stirare e lisciare i capelli e il cancro dell’utero. Sono, dunque, necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati in diverse popolazioni e per identificare le sostanze specifiche che porterebbero ad un aumento del rischio di cancro nelle donne.
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