Negli Stati Uniti sette studenti su dieci non riescono a dormire il minimo di otto ore che l’American Academy of Sleep Medicine raccomanda per la loro età. In Italia non abbiamo a disposizione importanti dati a riguardo ma dal nostro sondaggio risulta che uno su tre di voi non dormirebbe abbastanza durante le sessioni d’esame.
Ma che impatto ha sul rendimento e sulla salute?
La privazione del sonno è un importante fattore di rischio per numerose patologie croniche tra cui l’obesità, il diabete di tipo 2, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e il cancro.
Anche volendo soprassedere su queste per il “bene” della sessione, un sonno insufficiente porta comunque a una riduzione dell’attenzione della memoria. È noto anche che la deprivazione del sonno porti a problemi di umore, disturbi emotivi e cognitivi che si ripercuotono sulla vita sociale oltre ad aumentare il rischio di malattie mentali.
Dormito poco o bevuto troppo ?
Sappiamo che ci sono considerevoli somiglianze tra gli effetti cognitivi dovuti all’intossicazione da alcol e quelli dovuti alla privazione del sonno: essere svegli da 17 ore è paragonabile ad avere un tasso alcolemico dello 0,05% mentre essere svegli da 24 ore è paragonabile ad avere un tasso alcolemico dello 0,10%.
Queste considerazioni spiegano la famosa relazione tra risultati accademici e quantità di sonno. Recenti studi dimostrano che inoltre la mancanza di sonno abbia un’impatto maggiore nel rendimento dell’uso di alcol e droghe.
Da anni le più importanti istituzioni mediche americane (Centers for Disease Control and Prevention, l’American Academy of Pediatrics e l’American Medical Association per citarne alcune) sostengono sia utile posticipare gli orari di inizio scuola. Questo perche è stato più volte dimostrato che un orario posticipato, oltre a un impatto positivo sulla salute, è associato a un miglioramento significativo del rendimento scolastico.
Quali sono le conclusioni?
Il sonno non andrebbe visto come “nemico” ma come un alleato. Un sonno regolare e di qualità ha numerosi risvolti positivi: migliora le prestazioni mentali, emotive e fisiche.
Cercare di risparmiare sul sonno per lavorare o studiare di più è una strategia sia errata che assolutamente malsana.
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